TERAMO – Teramo basket, atto secondo. Come avevamo anticipato e pochi avevano provato a smentirci, dopo il pagamento della wild card da parte della "vecchia" società (nella persona del vicepresidente Lino Pellecchia), un binario sul quale portare fino alla stazione di arrivo la trattativa, tra Antonetti e l’imprenditore romano Laganà era stato costruito. Ma niente firma, fino a quel momento, leggi venerdì scorso. Oggi, tre righe di comunicato del Teramo Basket: «Il Presidente Avv. Carlo Antonetti e il Dott. Alessandro Laganà comunicano di aver raggiunto l’accordo per la cessione della società Teramo Basket Srl, accordo che sarà formalizzato entro il prossimo fine settimana. Si concluderà così un percorso improntato sul rispetto del valore della correttezza e della volontà di assicurare un futuro sempre migliore al basket teramano». Strano che per un accordo sportivo, seppur basato su aspetti economici di grande rilievo numerico, si debba ricorrere a un sostantivo del tipo "correttezza", ricordando il rispetto di essa. Ma tant’è, basta con i dubbi e gli interrogativi attorno a questa vicenda: l’importante è che si arrivi a ‘salvare’ il Teramo basket e il Campionato di Serie A1 da un declino altrimenti sicuro. Aspettiamo la conclusione di quest’altra settimana per vedere nero su bianco in calce all’accordo che dovrebbe portare Laganà alla presidenza. Il passaggio delle quote metterebbe la parola fine a quelle ansie, manifestate da entrambe le parti della trattaiva, per lo stillicidio di cifre apparse sui giornali circa il debito pregresso su cui Antonetti e Laganà sono chiamati ad accordarsi, comprese le voci su chi resta e chi va via nei nuovi staff societari. D’altronde è questo quello che il pubblico dei tifosi, tirato il primo sospiro di sollievo, vuole sapere, interessato più a conoscere il destino di coach Ramagli e dell’arrivo dei giocatori, piuttosto che quello del nome nuovo del marketing dell’era Laganà.